mercoledì 30 novembre 2011

Istallazione della bat-box




Era già nostra intenzione posizionarla l’anno scorso, ma poi alla fine quando ci siamo decisi ad acquistarla, l’articolo risultava esaurito, ora finalmente abbiamo la nostra bat-box, qualche scarabocchio con il pirografo, due tasselli, il trapano e la casetta è operativa.
Anche questa estate, come l'anno precedente, abbiamo recuperato un piccolo di pipistrello esanime sul pavimento della stalla, caduto probabilmente durante l’involo della mamma, i nostri amici pipistrelli hanno scelto quale dimora i fori presenti nel soffitto della stalla, condividendoli spesso con i passeri che li utilizzano per nidificare. Onde evitare discussioni di condominio, abbiamo istallato la cassetta per i ns. piccoli Batman, staremo a vedere se questa primavera si insedieranno o se invece continueranno a spartire gli spazi con i passeri.
Con la loro presenza, il nostro sofisticato sistema di difesa antiaerea della stalla, è in funzione H24: di giorno a sfoltire gli sciami di insetti che infastidiscono mucche, cavalli e noi compresi, ci pensano le rondini, di notte ci pensano i caccia della squadriglia “ratavuloire”
La presenza di questo simpatico animaletto ancora oggi non è apprezzata da tutti, una volta si pensava che celasse spiritelli maligni, che fosse compagno di streghe e fattucchiere, ai giorni nostri per fortuna, poche persone credono ancora alle streghe (anche se io qualcuna la conosco) ma la strada per la pacifica convivenza tra uomini e pipistrelli è ancora lunga.
I pipistrelli appartengono alla famiglia dei Chirotteri (la parola chirotteri deriva dal greco e in sintesi vuol dire “mani alate”) le origini della specie sono antichissime, guardandoli assomigliano a dei topi ai quali sono spuntate le ali, ma non hanno alcun legame di parentela con essi ne con altri roditori. Sono mammiferi un po’ particolari in quanto a differenza degli altri, partoriscono a testa in giù e il piccolo deve essere aiutato dalla mamma affinché possa aggrapparsi ad essa e non cadere nel vuoto. Di solito una femmina dà alla luce uno o due piccoli all’anno che nascono nel periodo che va dalla tarda primavera  all’inizio dell’estate. Sono animaletti abbastanza longevi con picchi che arrivano a raggiungere i vent’anni di età con una età media che si attesta sui  5-9 anni. Utilissimi nella lotta alle zanzare, di cui vanno ghiotti, sono voraci predatori di insetti notturni e diurni che catturano principalmente in volo per quanto concerne i primi e posati durante il loro riposo notturno per i secondi. La caccia e il volo vengono facilitati dal sonar naturale di cui sono dotati, che permette loro di localizzare con precisione le prede e di evitare eventuali ostacoli che si celano nel buio. Nel tardo autunno si ritirano nei luoghi di svernamento nei quali trascorreranno l’inverno in letargo, vivendo del grasso accumulato nella bella stagione, con l’arrivo della primavera (marzo-aprile) torneranno alle loro dimore estive (tra cui le bat box). Ah dimenticavo! il termine piemontese “ratavuloira” sta per  “ratto volante”


Per i più curiosi uno schizzo sull'anno vitale delle ratavuloire ;-)



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