martedì 26 novembre 2013

I santuari degli animali ed i loro angeli..


Lungo il percorso del ns. progetto, molte volte abbiamo incontrato persone speciali, che danno luogo a realtà ricche di valori ancora in grado di stupirci in questi tempi di bruma, una di queste realtà è la Piola Vegana, un gruppo di ragazze/i, che non si accontentano di apprezzare i progetti come il nostro ma che entrano silenziosamente a farne parte, a supportarli, senza attendere un appello o una richiesta, saper di poter contare su un aiuto esterno sincero, equivale a guardare il futuro incerto con ottimismo, se è vero che esistono i santuari degli animali, è innegabile che ogni santuario ha i suoi angeli in terra....la Piola Vegana è uno di questi!
Per chi non li conoscesse ancora ... ecco a Voi qualche informazione:
 
Il Coordinamento Vegan Torino (che si occupa anche di organizzare cene e buffet benefit sotto il nome di Piola Vegana) è un piccolo collettivo composto da persone che da anni hanno a cuore i temi portati avanti dalla filosofia e dalla pratica antispecista, legati dunque a doppio filo con le lotte antirazziste, antisessiste ed ecologiste, con un'impronta di cambiamento sociale dal basso. Ci auspichiamo di vedere in futuro sempre più persone interessarsi alle nostre attività (ed in generale all'antispecismo) e collaborare attivamente alle iniziative che organizziamo: incontri con gli studenti nelle scuole, rassegne di documentari, dibattiti, per l'appunto cene e buffet benefit oltre che, parallelamente, adesione a campagne di protesta contro le varie forme di sfruttamento delle altre specie. Puntiamo a creare più occasioni di confronto e scambio diretto di opinioni possibili: esperienze e situazioni preziose nel proseguimento della strada intrapresa, sempre possibilmente in una prospettiva di avvicinamento e reciprocità tra le varie lotte ed istanze condivise, attraverso una continua messa in discussione individuale e del mondo in cui viviamo.
 
Quindi non ci resta che invitarvi a partecipare il 5 dicembre a Torino presso El Barrio, in strada Courgnè 81, un occasione per gustare deliziosi piatti vegan e condividere emozioni con noi e gli amici del rifugio Nomacello di Genova (www.nomacello.org ).

venerdì 8 novembre 2013

Inverno...tempo di mangiatoie

La Natura rallenta i suoi ritmi e si prepara a riposare...presto il gelo e la neve imporranno ad animali e uomini nuove regole... per gli animali selvatici e in particolare gli uccelli si avvicina un periodo difficile, il cibo inizia a scarseggiare, in questi giorni la cincia ed il pettirosso reclamano i semi alla mangiatoia che abbiamo naturalizzato sostituendola con un vecchio tronco di salice. 
Sempre bello approntare le mangiatoie per il magico popolo alato, una bella attività da condividere con i più piccini, un occasione per sensibilizzarli al rispetto della vita che ci sta attorno, e per passare un po' di tempo con loro.
Allestire una mangiatoia è cosa facilissima non è per forza necessario avere un giardino, talvolta è sufficiente un balcone, un davanzale, un muretto o qualsiasi altro piano rialzato dove poter mettere qualche seme, provateci rimarrete stupiti da quanti simpatici uccellini ne approfitteranno...
Ci avete scritto in tanti... a quando il prossimo incontro sulle mangiatoie?
Ora che il grano e la segale sono stati seminati, e piano piano rallentiamo anche noi i ns. ritmi, perché no?
 
 
Quindi non mi resta che concludere con un ....Vi aspettiamo

domenica 3 novembre 2013

Mercoledì ci si vede al Bazura!

La Farm Serenity incontra la città, una succulenta cena e un occasione per scambiare quattro parole, nella città della Mole, purtroppo le mucche proprio non riusciamo a portarle, non ne hanno voluto sapere ..... però almeno Voi non mancate!

lunedì 14 ottobre 2013

quando l'eco dello sparo accompagna ancora la penna....


Anche quest'anno si è aperta la caccia, le nostre zone non sono immuni a questa piaga, fine delle passeggiate nel bosco con i ns amici cavalli, prevenire è meglio che curare! Proprio l'altro giorno mentre raccoglievo i falsi frutti di rosa canina, si avvicina un figuro armato che premuroso mi avvisa : “ guardi che è pericoloso stare tra i cespugli!” no guardi..... qui di pericoloso ci siete solo voi! io tra i cespugli ci vado tutto l'anno e non mi hanno mai fatto nulla! E in tutta risposta ottengo: “Ebbravo incosciente per forza che poi succedono gli incidenti! Il classico anticaccia!” guardi ha ragione!....... contrario alla caccia quello di sicuro!
ma pensa te.....meglio lasciare correre che sennò mando in fumo mesi di Zen...
La stagione è aperta da meno di un mese e già ci sono notizie di morti e feriti degne di un bollettino di guerra! e la colpa sicuramente è dei malcapitati che si sono trovati sulla linea di tiro e mica di chi ha premuto il grilletto!
Ma ci mancherebbe!
A fine raccolta mi avvio a casa, che bello rincasare e chiudere fuori l'eco degli spari, preso dai vari lavori puoi far finta che non sia successo nulla, che la caccia sia addirittura chiusa, molti nelle città manco sanno che è aperta, altri pensano ancora che è stata bloccata dal Tar, ignari del fatto che alla Regione hanno sgobbato sodo per farla aprire senza ritardo... magari fossero così efficienti per le cose davvero importanti!
Scende la sera e mentre sono immerso nella lettura, i ricordi dei tanti servizi di vigilanza si rincorrono nella mia mente......
                                                              uno dei tanti....



impossibile far finta che la caccia non esista, se cominci a fantasticare che una cosa non esiste finisci con l'accettarla e quindi considerarla “normale” o ancora peggio legittima... meglio alzarsi e svuotare la mente, la penna e la carta si rivelano sempre due buoni alleati per farlo, permettendoci di trasmettere le emozioni:
Quando l'eco dello sparo accompagna ancora la penna

La sveglia trilla

scarponi ai piedi, gli occhi al cielo, una stella brilla

la notte ancora tutto ammanta

lo zaino in spalla, la strada è tanta

sul sentiero, cadon le foglie e le castagne

testimoni di un ciclo che si compie tra le montagne

si procede in silenzio con occhio vigile e passo lieve

tra le cime ormai in color di neve

la caccia è aperta

uomini animati da intenti diversi e animali, son in allerta

il selvatico nobile ed ignaro è già nel mirino

triste presagio in odor di mattino

uno sparo, un tonfo, un sorriso

la canna riflette l'arroganza di un viso

una guardia rimane, testimone impotente

il camoscio esangue, ormai è già assente

il controllo è dovuto

ma l'ennesimo scempio si è ormai di fatto compiuto

tutto concesso e assurdamente legittimo

un gusto amaro rimane, impresso nell'intimo

l'erba intrisa di sangue, come queste righe rimane

a testimoniar un atto infame.

Dedico queste quattro righe a tutte quelle persone che con o senza una divisa, nonostante tutto, non riescono a far finta che nulla accade e che riescono a trovare giorno dopo giorno il coraggio di opporsi,  alle varie ingiustizie che le leggi dell'uomo permettono......




giovedì 5 settembre 2013

Compagne di viaggio




Al vostro arrivo il sole non si era troppo scomodato, giorni di freddo, pioggia e vento vi avevano accolte..., gli ultimi colpi di coda di un inverno restio a seguire il moto della ruota delle stagioni, quasi come per impedirvi di annunciare la primavera, ma alla fine l'avete vinta voi! con il vostro volo allegro la natura si ridesta... i boccioli del tarassaco sbocciano al suon delle vostre note e tingono di giallo i verdi prati
Anche quest'anno siete arrivate timidamente, come sempre, prima un maschio, poi la femmina a distanza di pochi giorni, quasi si cominciava a pensar male...
 
 
poi è giunta anche la seconda coppia, inaspettatamente una terza ha iniziato la costruzione di un nuovo nido nella stalla, ma solo quando ci siamo accorti di una quarta intenta a costruire il nido a ridosso della porta, abbiamo preso atto che sarebbe stata una bella estate, sembrava solo ieri quando abbiamo sentito i primi pigolii  e invece la stagione riproduttiva è già terminata... tempo di tirare le somme...

 

Le tre coppie nella stalla hanno portato a termine 2 covate ciascuna;
la prima coppia arrivata, quella del garage, ben 3 nidiate con rispettivamente 5-4-5 piccoli involati.
 
 

A conti fatti dalla stalla si sono involati 26 rondinini, nel garage ben 14 da un unica coppia, per un totale di 40 nuove rondini
Purtroppo non tutti si salvano, due sono caduti vittime del falco lodolaio sempre attento agli involi ed una si è fratturata un ala, recuperata e subito affidata alle attente cure del centro di recupero
 
                                ...il suo sguardo determinato mi ricorda una persona cara dal volo incerto ma capace di grandi viaggi....
 
sicuramente qualche altro giovane ci ha lasciato le penne, ma la natura ha le sue regole, un dato certo è che alla sera l'aia della fattoria è sorvolata da un buon numero di giovani al quale si uniscono altri rondinotti provenienti dalle cascine vicine.
L'occhio volge al calendario, agosto è andato...siamo già in settembre.. a breve inizieranno i preparativi per la partenza... come note sul pentagramma vi ritroverete sui fili....
 
                                             (fonte internet)
 
una nuova grande avventura per i giovani, il ripetersi di un atto dovuto per gli adulti, un viaggio affascinante chiamato migrazione, dovranno coprire c.ca 11000 chilometri, destinazione Africa Sub Sahariana! essì il Sahara! non male come ultimo scoglio da affrontare a termine di un viaggio del genere...
 
 
rotta di migrazione percorsa dai maschi
 


rotta di migrazione percorsa dalle femmine
 
se penso che i rondinini che ora svolazzano tra le ns. mucche si troveranno a tu per tu con le giraffe e gli elefanti! Chissà... forse vi mancherà l'erba verde di questi prati tra l'arsura della savana, tra gli steli d'erba al posto della ns. bassotta ci sarà il leone, chissà se anche lui alle vs. picchiate si butterà a pancia all'aria.. non potrete più divertirvi con i voli radenti sulla testa del gatto chissà se anche ai ghepardi riserverete lo stesso trattamento....mi sento piccolo piccolo se penso che ognuna di voi può percorrere 360 kilometri al giorno.....e sono davvero fiero che ben 40 di voi siano nate nella ns. piccola fattoria....
 
Da sempre simbolo di libertà, da secoli l'uomo vi invidia questa predisposizione al viaggiare... tra i vecchi marinai vi era l'usanza di tatuarsi una rondine sul petto al superamento delle 5.000 miglia di navigazione, un simbolo che incuteva rispetto... tra i detenuti invece il tatuarsi una rondine su entrambi i palmi delle mani era sinonimo di libertà, essi protraevano i pugni dalle sbarre ed una volta aperti la vista delle rondini permetteva loro di sognare la libertà, ma la rondine simboleggia anche l'intimità familiare, è sempre rasserenante per lo spirito godere dello spettacolo di una rondine al nido che accudisce i suoi piccoli.. intanto sulle note del vostro garrire un altro giorno tende al termine, un altra stagione si avvicina, non ci resta che augurarvi buon viaggio amiche rondini....

dedico questo post a tutte le persone che mi hanno scritto invitandomi ad aggiornare il blog, scusate, vi ho detto che ero molto impegnato, una piccola parte di quell'impegno è stato profuso ad osservare le rondini, osservarle non porta alcun profitto, non fa risparmiare tempo.... un pò come rispondere alle vostre mail, ma rende felici, e tanto mi basta.... alla prossima

 
 

mercoledì 10 luglio 2013

L'iperico, rispetto, raccolta e autoproduzione


 
     piante di iperico preservate dallo sfalcio a bordura del ns. orto

Lo scorso anno avevamo notato la presenza di una piantina di iperico al limitare dell'orto, ed abbiamo accuratamente evitato di falciarla, ora le piante si sono moltiplicate e ci hanno permesso di raccogliere parte delle loro sommità fiorite per autoprodurci l'oleolito e frazione secca (prodotto essiccato) per eventuali tisane. L'iperico (Hypericum perforatum) o erba di San Giovanni è una pianta officinale spontanea perenne che ama gli spazi soleggiati e le bordure dei campi, raggiunge la massima fioritura attorno al 24 giugno da qui prende il nome di erba di San Giovanni, quest'anno va detto che è un po in ritardo,a causa del clima ma è conosciuta anche con il nome di Scacciadiavoli, nell'antichità si credeva che appendere la pianta alle porta di casa fornisse protezione da presenze infauste e maligne.
 
 
                                     un prezioso raccolto dai riflessi dorati
 
L'iperico è facilmente riconoscibile grazie alle sue foglie opposte che se osservate in controluce sembrano bucherellate e dai fiori giallo oro composti da cinque petali.
Da sempre utilizzato in campo erboristico è indicato per favorire il buon umore e per combattere lo stress, l'oleolito è particolarmente indicato per la cura di ustioni e contusioni.
L'olio di iperico, è molto semplice da realizzare, è sufficiente raccogliere 300 gr di fiori freschi riporli in un contenitore di vetro e ricoprirli con un litro di olio, noi di norma utilizziamo quello di oliva, ma possono essere utilizzate anche altre varietà come quello di mandorle o di girasole.
Avremo poi cura di esporre il contenitore di vetro al sole e di mescolare il contenuto almeno una volta al giorno, con il passare dei giorni l'olio assumerà il tipico colore rosso sanguigno dato dalla fuoriuscita dell'ipericina contenuta nei fiori, dopo 40 giorni provvederemo a filtrare l'olio dapprima utilizzando un comune collant da donna o semplice garza in cotone per poi passare agli appositi filtri in carta che si trovano in vendita nelle erboristerie, che ci consentiranno di ottenere un olio esente da impurità.
 
 
                                                                   l'angolo del druido
 
L'olio di iperico deve essere conservato in bottigliette di vetro scuro al fine di preservarlo dall'ossidazione, è possibile aggiungere al preparato 3 ml/litro di vitamina E (antiossidante naturale disponibile in erboristeria) al fine di meglio conservare il ns. prezioso olio.
Se doveste trovarvi qualche piantina di iperico nell'orto ora avete un idea di come poterla utilizzare, in alternativa sappiate che può essere  coltivato in vaso, anche nel vs. orto sul balcone.
 
 

martedì 9 luglio 2013

Si torna a scuola guida ......


Anche se cerchi di immergerti profondamente nella Natura lavorando a stretto contatto con la terra, alla fine presto o tardi il Sistema inesorabilmente riesce a raggiungerti e cerca di imbrigliarti nelle sue regole....., il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con la circolare nr. 4857 del 22 febbraio 2013 ha imposto che per la la guida delle macchine agricole è prevista la patente...., ed allora addio sogni di decrescita, l'agricoltura si appresta ad un altro ulteriore passo verso la modernizzazione.... e anche noi in Farm Serenity non abbiamo potuto far altro che allinearci allo standard, quindi .....evvai si torna a scuola guida per il conseguimento della patente!! ....ma anziché andare alla Motorizzazione ci siamo recati alle pendici del Castello di Tassarolo (AL) dove sotto l'attento sguardo dell'istruttore Henry abbiamo appreso i primi rudimenti per guidare in sicurezza il potente trattore da 1-2 cavalli.
Riporto il link della loro bella realtà, perché il pensiero di Henry e Massimiliana su come dovrebbe essere coltivata la terra merita davvero di essere letto:
http://www.castelloditassarolo.it/italiano/cavalli-da-tiro.html


                                                          Michela durante l'esame di guida

A partire dal 1^ gennaio 2014 scatterà per tutta la UE la revisione obbligatoria di tutte le macchine agricole, si parla di oltre 1,5 milioni di mezzi!, sicuramente un buon metodo per fare cassa e per rilanciare l'economia, molte macchine sicuramente non saranno più ritenute idonee, ma come potrà fare il piccolo contadino ad acquistare un nuovo trattore? Sarà forse la fine delle piccole realtà?, ma forse non è proprio a quello che si vuole arrivare? Quante domande a cui è difficile dare una risposta...... ma forse la risposta sta in parte nella complicità che traspare dalla magica intesa tra Henry e Titouan, forse qualcuno tornerà a vedere nel cavallo o nel bue qualcosa di più che una succulenta bistecca ….... se siete innamorati del vostro lavoro ma vi obbligano a sostituire i mezzi, non importa, non desistete... l'amore per la terra non necessita per forza di avere un trattore, a volte è sufficiente un buon amico...
 

                         la nostra amica Jennifer, appassionata di cavalli e agricoltura sostenibile

                 se donne e motori equivale a  gioie e dolori .... donne e cavalli a cosa equivarrà?

 

Un caro saluto a Henry, al suo Staff e un abbraccio affettuoso a Nicotine e Titouan che ringraziamo per la pazienza...
Con affetto da tutto lo staff della Farm Serenity

giovedì 27 giugno 2013

Il tipico amante del mais.....e della scarsa lungimiranza..

Dopo una calda giornata di lavoro cosa c'è di meglio che attendere il crepuscolo nel corso di una rilassante passeggiata tra le fresche frasche....e lasciarsi rapire dal profumo di biancospini e sambuchi della siepe campestre ..... ma in tutta questa pace e serenità vuoi che venga a mancare qualche dimostrazione di negatività....
Il simpatizzante della monocoltura è tornato all'attacco, le sue opinioni sulle siepi le conosciamo bene: "fanno ombra", "non servono a niente", "la terra deve rendere" ecc.. ecc.. ecc.. ma oltre a dissentire perché non passare alle vie di fatto!.. ed allora ecco una bella irrorata di disseccante fogliare! 
effetti del disseccante sul sanguinello
 
anche qui ......
 
                                                         se poi uno si impegna ......

                                                           alla fine ce la fa !

 
                           e perché non darne una bella dose anche agli ontani ?........
 
 
peccato... che gli effetti del disseccante sono da tempo noti, non solo sulle piante, sugli animali e sull'ambiente ,ma anche sulla salute di chi lo irrora, in alcune situazioni qualcuno è davvero artefice del suo destino....
La passeggiata è finita, l'ultimo raggio di sole si ritira dietro le montagne, un altro giorno si è concluso, tra i cavalli mi accingo sulla via di casa, la rugiada curerà le ferite della siepe, o almeno così mi piace pensarlo....un pensiero volge veloce ad un caro amico lontano... la pazienza è la virtù dei forti, aiuta ad accettare le delusioni, il dolore e le difficoltà, ne ho messa tanta... ne metterò ancora...ma qualche volta è davvero difficile..

 
“Occorre avere un'enorme pazienza,
ma per pazienza non intendo un'attesa inerte,
per me pazienza è forza, la forza di sopportare le avversità
per tutto il tempo che sarà necessario
per raggiungere il nostro obiettivo” .
(Aun San Suci)



venerdì 24 maggio 2013

Presentazione del WWOOF




Per chi non conoscesse il WWOOF Italia, può trovare maggiori informazioni qui: http://www.wwoof.it/it/wwoof-italia.html
Chi aderisce a questa Associazione è denominato WWOOFer, sul percorso del ns. progetto, ci è successo di incontrarne alcuni, sinora ci hanno impressionato tutti più che positivamente, questa realtà può rappresentare davvero un modo simpatico e costruttivo di creare rapporti di amicizia con persone che sino a qualche ora non conoscevi neppure, ci si condividono momenti di vita, si recupera il senso di fiducia nel prossimo, si collabora, ci si aiuta reciprocamente, tutto quello che insomma .... un tempo era considerato abbastanza normale!..... Se vi piace scoprire il lavoro di fattoria, offrire un aiuto in cambio di ospitalità, questo incontro può essere un opportunità per prendere visione di questa simpatica realtà....

lunedì 20 maggio 2013

Arrivederci 17

Ciao collega brontolone ...tranquillo non farò il tuo nome.... so bene quanto ci tenevi a passare inosservato a non fare rumore.... entravi ed uscivi nelle persone come nel canneto sempre in punta di piedi, senza arrecare disturbo... quindi ora che penso a te.... ora che tutto intorno è silenzio... ora che solo le note della matita su un piccolo foglio di carta, lasciano affiorare i ricordi dei bei momenti trascorsi insieme e piano piano prende forma un ennesimo scarabocchio tutto per te.


Ieri mattina quando è arrivato il messaggio della tua partenza mi si è sciolto un nodo alla stomaco, che ormai da troppo tempo mi portavo dentro, le parole che ci siamo scambiati nel nostro ultimo incontro finalmente hanno trovato pace, ora finalmente si è riaccesa la luce, quella piccola speranza che rappresentava un invito a non mollare a non darla vinta alla malattia, ma che poi anche quella luce ti è stata negata...difficile davvero capire certi disegni...
Quella luce che tu sapevi sfruttare sino all'ultimo, svegliandoti presto per sorprendere l'alba e rincasando la sera dopo esserti  lasciato sorprendere dal tramonto, zaino in spalla, scarponi ai piedi e binocolo al collo, sempre intento a immortalare la vita selvaggia, gli animali lo sapevano che eri un amico, solo a poche persone è permesso avvicinarsi tanto....
Quella Natura che tanto amavi e che l'hai difesa sino all'ultimo, nonostante i tempi bui, ora finalmente è lì, nuovamente fantastica nelle sue mille espressioni di colori, tutta per te....
Giù dal ns. amico Bruno è tempo di schiuse, le generazioni future di cavalieri d'Italia si affacciano al mondo, appena troverò il tempo passerò al capanno... certo di trovarti là, taciturno come sempre, intento ad osservare il loro incerto volo....finalmente non avrai più bisogno del 71 o dell'ennesimo treno in ritardo, per raggiungere quei fantastici luoghi...
Ti ricordi quando ti immaginavi negli occhi del falco di palude? "cosa darei per avere quegli occhi sai quante riprese....." ora quel desiderio si è avverato!, ora sei davvero parte di quella natura, la tua contentezza ci rallegrerà il cuore colmandolo della tua partenza...
Qui 44 a 17...... per un ultima volta, ma anche stavolta non rispondi alla radio!, come da tua abitudine, ma noi della squadra tutti sappiamo che sei ancora lì... dieci metri avanti a noi... avevi ragione nulla è cambiato!

Arrivederci brontolone ......ti saluto con una poesia di J. Guillen Orfeo sul seguito di una tua frase, in un fredda giornata  autunnale accovacciati tra le laricete della Conca Cialancia  "rispettare la natura e anche accettare di veder cadere le foglie"

Albero autunnale

Già matura
la foglia pel sereno suo distacco
discende
nel cielo sempre verde dello stagno.
Nel calmo
languore della fine, l'autunno si immedesima.
Dolcissima
la foglia s'abbandona al puro gelo.
Sott'acqua
con incessanti foglie va l'albero al suo dio.




mercoledì 15 maggio 2013

Gestione "faunistica" della coccinella


Tra i molti insetti utili che ci aiutano nella salvaguardia delle nostre coltivazioni, la coccinella è certamente quello che gode di maggiore simpatia, sin da bambini la mamma ci ha insegnato a rispettarle, ci invitava a farle salire sul dito e a intonare la filastrocca “la gallina di San Michel stende le ali e vola nel ciel” se la coccinella a termine della frase si involava dovevi esprimere un desiderio perchè facilmente si sarebbe avverato....uno dei tanti bei ricordi che la mamma ci ha lasciato...a quei tempi le coccinelle avevano sette punti neri, crescendo avrei appreso che quei sette puntini neri identificavano l'appartenenza ad una precisa specie la Coccinella septempunctata, una sola delle circa 5.000 diffuse nel mondo.
La coccinella anche se sembra un pacifico coleottero colorato in realtà è un vero predatore, risulta particolarmente ghiotta di afidi, mosche bianche (aleurodidi), cicaline e cocciniglie, studi entomologici hanno appurato che riesce a predare circa 250 afidi in un solo giorno, il che fa sì che sia particolarmente apprezzata dagli orticoltori.
In agricoltura biologica la coccinella è considerata uno dei tanti agenti di controllo, ovvero l'insetto utile è in realtà uno strumento di lotta a cui viene affidata la difesa delle coltivazioni sfruttando il naturale equilibrio che sussiste tra l'insetto dannoso e il suo antagonista naturale (predatore), a questo scopo da parecchi anni le coccinelle vengono allevate in laboratori specializzati e vendute agli orticoltori che provvedono alla loro liberazione tra le colture.
Acquistare le coccinelle? Ma non è più facile ricreare un habitat a loro gradito ed attirarle a noi ?
E' sufficiente creare una bordura attorno al ns. orto perchè le coccinelle colonizzino spontaneamente il ns. appezzamento e vi si stabiliscano. L'ortica, il tarassaco e la potentilla sono solo alcune delle piante spontanee che attirano le coccinelle, le prime due sono inoltre commestibili e utilizzabili in cucina, l'ortica in particolare risulta apprezzata dalle larve delle coccinelle che la colonizzano per trovare rifugio o andarvi a caccia.
Ma torniamo all'acquisto delle coccinelle....effettuare immissioni di animali e/o organismi in natura è sempre un operazione delicatissima, lo scorso anno ho scattato la seguente fotografia di due coccinelle che si contendevano una colonia di afidi nel ns. orto.....
 
 
Ad una prima occhiata dell'immagine non mi ero accorto della differenza dei due soggetti immortalati, ma poi l'occhio mi è caduto sui puntini che ornano le loro elitre, quella a sinistra ne ha 7, quella di destra ben 16!
Non sono un esperto di insetti ma la curiosità, come spesso accade, aiuta...così ho appreso che si tratta di due specie distinte, quella a sinistra è una Coccinella septempunctata quella a destra una Harmonia axyridis, una ulteriore ricerca mi ha permesso di venire a conoscenza che l'Harmonia o meglio conosciuta con il nome di Coccinella arlecchino ("Multicolored Asian Ladybird") proprio per la vasta gamma di colorazioni e punteggiature differenti che la caratterizza, è una specie alloctona di origine asiatica che in natura occupa un territorio che va dal Kazakhistan al Giappone..ma che ci fa qui alla Farm?
Questa specie è stata introdotta sul territorio americano nel 1988, come agente di controllo biologico, dagli stessi americani e poi gli europei per non essere da meno li hanno seguiti nel pozzo, italiani in testa! e così si è diffusa anche in Europa.
Peccato che la prolifica arlecchina asiatica celava qualche "controindicazione":
- ha un appetito insaziabile,  nella sua dieta rientrano molte altre specie di insetti utili (tra i quali la Crisopa) e purtroppo anche le ns. coccinelle autoctone (come quella di sx nella fotografia);
- è talmente vorace che non disdegna mordere anche l'uomo seppure senza causare danni salvo nei soggetti allergici;
- secerne una sostanza sgradevole (a base di Isoproprilmetozipirazina) per dissuadere i predatori (lo sanno molto bene i viticoltori che oltre a subire l'invasione di questa specie, si vedono alterare il sapore del vino a causa delle migliaia che vengono schiacciate unitamente ai grappoli nella fase di pigiatura).

Recenti studi hanno confermato che la specie sta creando non pochi problemi alla sopravvivenza delle  ns. coccinelle autoctone e ad alcune coltivazioni (vigneti) quindi ora tocca investire risorse nel tentativo di trovare una soluzione per eradicarla dal ns. territorio.
Nonostante quanto detto sinora, se si fa una ricerca in internet la troviamo ancora disponibile quale agente di controllo, anche se pare che in Italia la sua vendita sia stata sospesa volontariamente da parte di negozi e consorzi..

Vi allego qualche immagine affinchè anche voi possiate riconoscere l'eventuale intruso nel vs. orto

Differenze tra la larva di una Coccinella a 7 punti da una larva di Harmonia

                                              
                                         Larva di Harmonia axyridis


                                  Larva di  Coccinella septempunctata (immagine fonte internet)


Tutte le possibili colorazioni dell'Harmonia axyridis

                                           
                                          Foto: http://www.entomart.be



Ma quando impareremo che se un organismo non vive in determinato areale è perché così deve essere e non dobbiamo assolutamente immettercelo ?.....sono centinaia ormai le specie alloctone (piante, uccelli, mammiferi, rettili, pesci) che creano squilibri nei ns. ecosistemi, quindi se mi è permesso darvi un consiglio, se Vi propinano di acquistare insetti utili per il vs. orto investite quei soldi nel ricreare un ambiente il più naturale possibile, gli insetti utili arriveranno da sé...

 

lunedì 6 maggio 2013

Due parole sulla crisi...

 
Andrea è una delle tante persone speciali che abbiamo conosciuto con il nostro progetto, una persona semplice che dopo soli dieci minuti di conversazione ti sembra di conoscere da sempre, per lui come per me il denaro è una delle ultime priorità della vita, i veri valori sono sempre quelli a prescindere dal possedere o meno quei fogli di carta....
Cambiare vita!............suona quasi imperativo! ai giorni nostri sempre più persone si cimentano in questa scelta, ma perché? beh se ne parli con persone come Rosa, Eduardo, Andrea ne rimani affascinato sembra così facile vivere con poco..... e probabilmente lo è...sufficiente solamente crederci...
Nel mio caso alla mia vita ho già dato una bella svolta e posso dire di esserne veramente felice, anche se sono in molti a chiederci: "ma con questa scelta quanto ci avete rimesso?" difficile dare una risposta ....rimesso cosa? soldi?  sicuramente produrre carne è più redditizio che produrre cacca per ottenere verdura, però come esperienza umana vi assicuro che il ns. progetto ci ha arricchiti parecchio, per anni le persone che si avvicinavano alla ns. piccola realtà erano commercianti di bovini o agricoltori, si parlava principalmente di due cose: quanto valeva la carne al kg o il granoturco al quintale, ora si spazia dai progetti di miglioramento ambientale agli stili di vita e risorse alternative, non c'è davvero limite alla fantasia, e sono davvero tante le persone che provano a vivere con uno stile di vita eco-consapevole, nel rispetto dell'ambiente e dei veri valori, seppure in tempi di crisi, urca mi ricordo solo ora che siamo in crisi...qualche consiglio sul come uscirne ? ...... cedo la parola ad Andrea Bizzocchi, www.andreabizzocchi.it ci vediamo mercoledì 15 non mancate!
 
E se avete del tempo libero da dedicare alla lettura Vi consiglio:
 

 




 
 
 




venerdì 15 marzo 2013

Controllo ecologico delle arvicole

Sistema di difesa aria-terra delle colture


Dice il saggio: se vuoi sconfiggere un nemico prima lo devi conoscere a fondo....
quindi da questo autunno, ci siamo dedicati allo studio e osservazione dei micromammiferi che frequentano le nostre coltivazioni, nella gara “a chi rosica di più” si è attestato il primo premio l'arvicola del Savi, seguita con un buon margine di sicurezza dal topo selvatico.






                             Arvicola del Savi - immagine tratta dall'iconografia dei mammiferi d'Italia
 
 

                           Topo selvatico - immagine tratta dall'iconografia dei mammiferi d'Italia
 
  
Gli ortaggi che hanno ottenuto maggiori preferenze sono:

Cicoria catalogna – rosicchiamento dal fittone all'intero colletto della pianta in una sola con perdite del raccolto comprese sino al 30% in campo aperto e sino al 80% in tunnel, il che fa supporre che il caldo della serra stimoli l'appetito..

Cavolo verza – rosicchiamento a lato della radice e da lì verso l'interno sino a ricavare un vero e proprio confortevole alloggio all'interno del cespo, quella sì che è una casa ecologica a prova di crisi... va detto che la percentuale dei cavoli rinvenuti scavati è risultata essere molto contenuta e con valori che si sono attestati attorno al 6 %
 
Radicchio, lattuga, sedano e finocchio - su queste produzioni il danno è risultato irrisorio in quanto le percentuali degli ortaggi colpiti sono risultate al di sotto del 5%

L'arvicola del Savi è un simpaticissimo roditore di abitudini alimentari vegetariane, quindi dobbiamo tenere conto che è in linea con i principi della nostra Farm, ed è comprensibile che frequenti le nostre coltivazioni, è attivo sia di notte che di giorno.

Il topo selvatico è simile al topolino domestico ma caratterizzato da orecchie più grandi e occhi sporgenti che ricordano un po quelli del ghiro, è di abitudini prevalentemente notturne e a differenza dell'arvicola del Savi contempla nella sua dieta insetti, lumache e occasionalmente uova o pulli di piccoli uccelli, già solo per il fatto che contribuisce a ridurre il numero di insetti e in particolare delle lumache sono convinto che alla fine qualche ortaggio in fondo in fondo se lo sia guadagnato....

Qui attorno, ma come in molte altre realtà agricole e in particolare ortofrutticole, viene attuata una costante campagna di avvelenamento contro topi e arvicole, ricorrendo all'utilizzo di grano trattato con Chlorophacinone.
Le stesse pubblicazioni di settore riportano e cito testualmente: “che è importantissimo non interrompere gli interventi negli anni a seguire anche a fronte di assenza di danno per evitare recrudescenze del problema ...” le persone più prudenti se di prudenza si può parlare... hanno l'accortezza di inserire le granaglie avvelenate nelle tane dei roditori (sempre ben visibili) attraverso l'impiego di segmenti di canna di bambù, i più sprovveduti spargono le granaglie lungo i filari coltivati, esponendo così tutta la restante fauna e avifauna ad altissimo rischio di avvelenamento, senza contare che in entrambi i casi nulla viene fatto al fine di evitare che il veleno si irradi nel terreno e che presto o tardi ci finisca nel piatto...
Spesso mi capita di osservare le civette e l'allocco che si aggirano per fortuna ancora regolarmente da queste parti, cacciano a ridosso del fosso e nei prati dove c'è la siepe, ma come mai cacciano dove ci sono meno tane di arvicole e non cacciano presso le nostre coltivazioni dove le tane sono numerose? La causa era troppo ovvia perchè potessimo accorgercene... se non che una sera osservo una civetta che fa l'equilibrista per parcheggiarsi su un paletto in plastica per il filo che delimita il pascolo dei cavalli.....ecco cosa manca !!..... mancavano nient'altro che i posatoi, i rapaci notturni ma anche quelli diurni sono ghiotti di topolini e arvicole ma di norma si appostano sui pali o sui rami degli alberi per poter piombare loro addosso....presso le nostre colture mancano alberi e quindi posatoi, le piantine da frutta e quelle della nuova siepe sono ancora troppo piccole per fornire uno stabile sostegno....
Ora le nostre colture saranno delimitate da qualche palo in legno per agevolare il lavoro dell'aviazione.... una volta non si costumava dire “aiutati che il ciel t'aiuta”? e in questo caso è così l'aiuto arriva proprio dal cielo!.......c'è sempre un alternativa all'uso dei veleni …..


giovedì 14 marzo 2013

Importante è ....... mai arrendersi !


Quante volte un genitore si accorge dal linguaggio o dal comportamento dei propri figli che forse qualcosa non è andato per il verso giusto..... ma l'insegnamento è un po come l'orto, passi intere giornate a seminare a rivoltare la terra ad accudire le piantine e poi bastano dieci minuti di grandine che ti tocca ricominciare tutto da capo...ma per fortuna sia l'agricoltore che il genitore sono fiduciosi del fatto che dopo un tempo ne viene sempre un altro, che ogni frutto è maturo alla sua stagione, che non tutti i raccolti necessitano dello stesso tempo....se avete le prove che non è così, per favore non ditemelo e lasciatemi sognare....
 
Ma quello che più mi fa inc...ops! rettifico.... che mi rende suscettibile (e lo scrivo dopo ore di Zen) e l'apprendere che spesso alcune discussioni o divergenze che hai con i figli siano dovuti a condizionamenti da parte di altre persone....
Esempio 1
Figlio: Ma perchè papà non diserbi  in autunno come fa "El magu" (nome di pura invenzione) così poi non perdiamo tempo a togliere erba?
Io: perchè i diserbanti chimici entrano nelle falde, vengono assorbite dalle piante che mangi e bla bla bla...
 
Esempio 2
Figlio: Ma perchè non diamo il maschio alle mucche e non vendiamo i piccoli così guadagnamo di più e sostituiamo il trattore e ne prendiamo uno bello come quello del "Magu?
Io: perchè io e mamma abbiamo intrapreso un altra strada e bla bla bla..
 
Esempio 38 (scusate ne salto qualcuno sennò non se ne esce)
Figlio: hai visto che se davi retta al Magu e intubavi la bealera ora non dovresti mantenerla pulita!
Io: le bealere sono utili per le rane, forniscono acqua alla fauna e bla bla bla...
 
Esempio 61 (scusate se corro)
Figlio: ma perchè continui a chiamarle mucche se sono vacche e poi a me prendono in giro?
Io: Le chiamo mucche per rispetto verso il toro !!! grrrrrrrrrr e bla bla bla
 
Ma io dico.... ma "El Magu" e banda non hanno un tubo di meglio da fare!? oppure sono afflitti dalla CPD (Cow Poop Disorder)?
Appena ne avrò  il tempo preparo qualche bacheca con su scritto "chi pensa che una cosa è impossibile non dovrebbe disturbare chi ce la sta facendo" e tranquilli non l'ho inventata io, ma un piccolo uomo spettinato con i baffetti, un certo Albert Einstein .....
Dedico questo post  ai vari "magu" locali e al sapientone della roida che si scandalizza e va in escandescenza con mia moglie (un vero gentleman) per la presenza di 4 rovi sulla sponda....tranquillo per il prossimo anno ci attrezziamo e ti facciamo trovare gli eucalipti con i koala! 
Quando capiranno certe persone che è meglio tacere e correre il rischio di passare per idioti, che parlare e dissipare ogni dubbio?
Ora vi saluto ringraziandovi per l'attenzione e torno a seminare con il figlio....l'importante è mai arrendersi!
Ciao ciao
 
 
 
 

mercoledì 27 febbraio 2013

Una domenica con Eduardo Ferrante

Ieri è stata davvero una bella giornata durante la quale, abbiamo avuto il piacere di trascorrere momenti in allegria con persone fantastiche!
Un grazie particolare a Eduardo e Libera per esserci sempre vicini e di sostegno nelle nostre scelte, e un grazie di cuore a tutti/e Voi !!!
Per chi non è riuscito ad intervenire può scaricare il menù qui : Pasqua di pace 2013

A presto!!!
Farm Serenity Cow
uno scorcio di primavera......    timido osserva dalla finestra  
                         ma sarà dolce o minestra?.........  



 
 
Tiramisù banana & tofu vellutato!!! GNAMMM!!!



Demo di cucina vegan per gli amici della farm - domenica 3 Marzo 2013
 
Edu, come lo chiamiamo qui, è un amicow della farm e degli animali in generale. Una persona semplice, sensibile e trasparente, ma per restare in tema gastronomico …. è in cucina che lascia il segno!... oserei dire che rasenta il geniale, lo vorrei a fianco nel deserto come compagno di sventura, sarebbe in grado di fare una ottima fari-frittata con la sabbia e senza ricorrere alle uova delle formiche. Vegano da una vita e autore di un ottimo blog, che vi invito a “gustare”, ma non aggiungo altro! Sicuramente secondo lui, ho già detto troppo ..... vi farete un idea di persona... e per i più curiosi: www.vivirvegan.it



martedì 26 febbraio 2013

Farine di animali e carne di cavallo.... di quante cose si devono privare i veg!


ANNO 2013 Reintroduzione delle farine animali da parte della UE
Ma questa è bella! Sono passati poco più di dieci anni e già nel mondo ci siamo dimenticati della BSE (Encefalopatia Spongiforme Bovina), dei 450.000 bovini risultati infetti, delle 210 persone, di cui 2 nel nostro Paese, uccise dalla variante umana di questa patologia.
Alla fine la forte tentazione di trasformare scarti e rifiuti derivanti dai processi di macellazione in materie prime, ha avuto la meglio sulla scienza medica.
Essì perchè nella sola Unione Europea vengono prodotti ogni anno più di 6.000.000 di tonnellate di farine animali, di cui circa 2.000.000 di tonnellate delle spoglie degli animali utilizzati sono costituite da animali domestici (chi ha avuto la sfortuna di aver fatto sopprimere un cane, un gatto o un cavallo ora sa dove è andato a finire).
Normativamente i resti degli animali domestici morti sono considerati come “MATERIALE AD ALTO RISCHIO” ma allora come può un rifiuto con questa caratterizzazione essere considerato una materia prima per la produzione di farine!
Ma non preoccupiamoci ….per ora l'utilizzo delle farine animali resta vietato per tutte le specie erbivore, le farine potranno essere solamente destinate all'allevamento di maiali, polli, conigli e pesci....CONIGLI!??! ma i conigli cosa sono? essì probabilmente visto che ben pochi conigli sanno ancora cosa è l'erba....ha ragione la UE!
Ma c'è un aspetto che mi incuriosisce...proprio in questi giorni che la UE delibera il ritorno delle farine animali..... i media sono tutti assorti nello scandalo per qualche piccolo grammo di carne di cavallo nelle polpette di carne? Occhio qui ci si mangia il cavallo e ci casca pure l'asino....
L'allevamento intensivo risente del calo dei consumi di carne?
Nessun problema riduciamo i costi di produzione della carne!
Sì ma come?
Semplice! trasformiamo i rifiuti di macellazione e non solo, in alimenti per animali.
Ma gli animali allevati a rifiuti chi li mangia?
L'uomo e chi sennò!
Ma la gente è attenta su queste tematiche.... non si rivolteranno?
No tranquilli. al momento sono ancora tutti inorriditi nel sapere che anche il cavallo è fatto di carne e può entrare in una polpetta!

Dedicato ai soliti veg e vegan che si perdono i "piaceri" della carne...

 tratto da immaginidivertenti.net